Eli Pariser è un autore, attivista e imprenditore che da sempre si batte per rendere la tecnologia e i media un posto più democratico. Nel suo TED Talk "What obligation do social media platforms have to the greater good?", critica fortemente le piattaforme social più utilizzate.
"E proprio quando necessitiamo di nuovi strumenti e nuovi modi di stare uniti come società, pare che i social media stiano sradicando il tessuto sociale e ci mettano gli uni contro gli altri. Abbiamo bufale virali su WhatsApp, bullismo su Instagram e hacker russi su Facebook."
Trascorriamo sempre più tempo su queste piattaforme, ma non ci chiediamo mai quale sia il dovere di chi detiene queste piattaforme.
"Quali sono i doveri delle piattaforme nei nostri confronti in cambio del potere che lasciamo loro sul nostro discorso? "
Al centro del problema di queste piattaforme ci siamo noi, le persone. Il problema, dunque, va visto da un altro punto di vista: pensare alle piattaforme come dei luoghi fisici. La psicologia ci dice che i luoghi influenzano i comportamenti.
"Quindi i luoghi ci influenzano in parte per come sono progettati e in parte per come codificano certe norme comportamentali. Si sa che alcuni comportamenti vanno bene in un bar ma non in una biblioteca, e forse viceversa"
A differenza di social network come LinkedIn, Twitter o Facebook sono luoghi in cui mancano norme e in cui vige "chaos". Ciò porta alla cosiddetta "anomia".
"Letteralmente vuol dire "mancanza di norme" in Francese. È stato coniato da Émile Durkheim per descrivere l'ampia, opprimente sensazione che la gente prova in luoghi senza norme. L'anomia ha conseguenze politiche. Gelfand ha scoperto che quando gli ambienti sono troppo sregolati, le persone hanno desiderio di ordine e struttura."
"Quindi in che modo le piattaforme possono avvicinare le persone, creare qualcosa di significativo e aiutare le persone a capirsi?"
StudentsUp ha questa ambizione. Essere una community, come dice Eli Pariser, "public-friendly".
"Scienziati politici ci dicono che democrazie sane necessitano di luoghi pubblici sani. [...] Cosa possiamo imparare da luoghi fisici prosperi su come strutturare il comportamento nel mondo online?"
Eli Pariser continua dicendo:
"Quando le persone, anche diverse tra loro, si incontrano spesso, sviluppano familiarità, che crea il fondamento per le relazioni. [...] Forse abbiamo invece bisogno di trovare un modo per essere vicini, perlopiù parlando tra di noi, ma con lo stesso caldo sole in comune. [...] Abbiamo bisogno di urbanisti digitali, nuove Jane Jacobs, che costruiscano parchi e panchine nel mondo online."
E conclude dicendo:
"Rendiamoli confortevoli, bei posti [...], posti dove ci sentiamo non solo inclusi ma che ci appartengano. Posti dove ci possiamo conoscere. Posti che, non soltanto visitereste, ma ci portereste i vostri figli."
Questà è la mission di StudentsUp.
Una Community in cui conoscere (e connettere) gli studenti, in cui ognuno è incluso grazie alla Vision, le 3C:
Condivisione
Creazione
Crescita
Una Community con spazi digitali come biblioteche, macchinette del caffè o club del libro. Una Community "sana", in cui ci si può sentire a proprio agio lontani da fake news, odio, discriminazioni, insulti e bullismo. Una Community in cui l'obiettivo primario è la crescita di noi studenti. Crescita che passa attraverso la condivisione e la creazione.
StudentsUp.
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